La parrocchia Cuore Immacolato di Maria lavora e investe da tempo sulla fascia giovanile, attraverso azioni di gruppo, Estate ragazzi, aperture nei weekend, collaborazioni con associazioni sportive, proposte innovative legate al tempo libero e serate per genitori. Durante la pandemia, ad eccezione del primo lockdown, l’oratorio non si è mai fermato cercando di mettere in campo ogni strategia possibile per mantenere la presenza per i ragazzi o conservare un contatto online. La caratteristica principale che cerchiamo di mantenere nelle nostre iniziative è la cura delle relazioni. Ciò che cerchiamo di alimentare non sono solamente delle risposte a dei bisogni delle fasce giovanili e delle famiglie, ma l’opportunità di incrementare le relazioni in esperienze di autentico contatto. Per questo, ad esempio, alcuni anni fa abbiamo predisposto in oratorio una cucina stile industriale che permettesse a tutti di incontrarsi. La possibilità di mangiare insieme, sia nei gruppi giovanili, sia in alcune esperienze intergenerazionali, è per noi di grande importanza proprio perché mette le persone in relazione tra di loro.
L’oratorio che vogliamo vivere è uno spazio dove ognuno possa trovare occasioni per sentirsi accolto e valorizzato nei propri talenti.
L’idea del progetto Le poche cose che contano nasce prima della pandemia, in seno al percorso del Consiglio pastorale che decise di investire tempo e risorse nell’oratorio. L’obiettivo era quella di un investimento economico non solo per l’aumento delle attività, ma anche e soprattutto nelle competenze e professionalità delle persone. Molti giovani che crescono nell’oratorio continuano a dedicarsi agli altri: sia nella rete del volontariato, sia professionalmente. Perché l’oratorio non potrebbe quindi essere anche un luogo di lavoro?
Poi è arrivata la pandemia che ha frenato un po’ la progettualità di questo nostro sogno. L’uscita del bando “Giovani in contatto” ha accelerato nuovamente questa volontà della nostra comunità. Anche in questi due anni abbiamo voluto adottare e incentivare ogni strategia possibile per far sì che i ragazzi, gli adolescenti e i giovani non perdessero opportunità concrete e stimolanti per mantenere e aumentare la propria rete di legami, anche grazie alla presenza di personale retribuito.
Alla base del progetto c’è il Consiglio pastorale parrocchiale. Da qui sono stati coinvolti due gruppi di giovani. La governance del progetto è seguita da Don Carlo Occelli, parroco della Parrocchia del Cuore Immacolato di Maria, impegnato in diversi progetti a livello sociale e caritatevole, appassionato da sempre del mondo giovanile. Insieme a lui alcuni giovani, tra cui Martina Ferrari, diplomata al Liceo Scientifico e con una propensione particolare alla musica e all’arte, attualmente coordinatrice delle attività dell’oratorio del sabato e degli eventi mensili; Erik Vivalda, impiegato amministrativo, allenatore nell’Asd San Tarcisio, animatore dei gruppi adolescenti, appassionato di calcio e di comunicazione social ed Alessandra Ferrari, studentessa, entusiasta del mondo dei bambini e dei ragazzi, animatrice in formazione, empatica per vocazione.
Oltre a migliorare le attività che la parrocchia propone durante l’anno come l’Estate Ragazzi, i campeggi estivi, gli incontri dei giovanissimi e i relativi progetti connessi (cene a tema, la Via crucis in scena, l’oratorio post-catechismo e al sabato insieme alle settimane comunitarie), grazie a questo progetto saranno attivate nuove iniziative come l’apertura di un’aula studio, incontri con persone di rilievo su vari temi di attualità, apertura di uno sportello di supporto psicologico, percorsi e visite culturali fuori porta e laboratori artistici, musicali, teatrali, manuali e di gestione social. La porta dell’Oratorio è aperta ogni giorno dalle 9 alle 19.